Ah, un’ultima cosa: qualche notte fa, per la prima volta, il Barone mi è apparso in sogno. Aveva un sembiante notevolmente più attempato di quanto immaginassi, e tuttavia faceva ancora mostra di una forte presenza. [...] In conformità col suo brusco carattere, mi ha apostrofato senza mezzi termini: «Per quanto riguarda il volume su cui state lavorando, è probabile che la maggior parte delle storie siano apocrife, se non volgarmente menzognere. Ma che fare? Una volta che ci siamo messi in gioco, è d’uopo giocare. Persino con carte false…»