Un giallo storico per Duilio Maria Biani Smighi, l'anatomopatologo detto il Maigret dell’Elba. Antonio Arrighi, vignaiolo che ama curiosare fra storie antiche, scopre in circostanze misteriose che i greci dell’isola di Chio immergevano l’uva nel mare; decide di tentare l’esperimento e produrre un vino salato unico al mondo. Ma quando affonda le ceste d’uva nelle acque di Porto Azzurro, accade l'inaspettato. Una delle ceste non risale: è impigliata a due scheletri incatenati. Convinto ad accettare le indagini, il Maigret dell’Elba inizia una sua personalissima inchiesta.
Un viaggio nel passato, fino al periodo dell'esilio elbano di Napoleone Bonaparte, che lo porterà tra luoghi magici e nascosti dell’isola, personaggi bizzarri, contesse intriganti, feste in maschera e tavole imbandite, forzieri piombati e archivi segreti della Bibliotèque nationale de France a Parigi. Riuscirà a trovare la chiave del giallo, con un coupe de théâtre alla Agatha Christie. Una scrittura originale, ironica e brillante. Un continuo incrocio di realtà e fantasia: personaggi realmente esistenti ed altri invece immaginari. Un avvincente giallo storico, in cui se non tutto è vero, molto è verosimile.
Un avvincente giallo storico» lo ha definito il professor Giuseppe Massimo Battaglini, presidente del Centro Nazionale di Studi Napoleonici, che ne ha curato la postfazione, «in cui se non tutto è vero, molto è verosimile».
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