IAEV - Manoscritto venuto da Sant'Elena in una maniera sconosciuta

Manoscritto venuto da Sant'Elena in una maniera sconosciuta

Attribuito a Napoleone Bonaparte

Uno dei libri elettronici più stravaganti deliziosi e inutili finora pubblicato da I Antichi Editori: una (auto)biografia anonima apocrifa attribuita a Napoleone Bonaparte tradotta dal francese (stampato) in italiano (scritto a mano) e quindi ricopiata (a mano) in formato elettronico. Nel 1817 viene pubblicato a Londra un libretto di centosessanta pagine, dal titolo letteralmente intrigante: «Manoscritto giunto da Sant'Elena di una maniera sconosciuta». L'editore è uno dei più importanti della capitale del Regno Unito e relativo impero, John Murray di Albemarle Street. Il manoscritto è pubblicato in francese con l'aggiunta di una breve e cauta introduzione inglese. Il successo è immediato: il piccolo volume viene proibito in Francia e distribuito in tutta Europa. Il solo Murray lo ristampa quattro volte nel solo 1817. Inevitabilmente viene ristampato in edizioni pirata. Viene subito tradotto nelle altre lingue europee. E viene rapidamente copiato a mano e venduto proprio appunto come manoscritto in migliaia di copie. Anche le traduzioni vengono copiate a mano e vendute, o spacciate, come manoscritti pervenuti misteriosamente da Sant'Elena. Come nel caso della copia trascritta in italiano, che qui pubblichiamo (copiata a mano in versione elettronica), ritrovata casualmente qualche anno fa in una cassa di libri da ricatalogare presso una chiesa veneziana. Il manoscritto è naturalmente apocrifo e fu sconfessato dallo stesso Napoleone nel suo testamento. Il presunto autore del pastiche apologetico dovrebbe essere Jacob-Frédéric Lullin de Châteauvieux (1772-1842), nobile ginevrino esperto di agronomia e scrittore di argomenti relativi, partecipe del circolo svizzero della grande Madame de Stäel. Ma le cose sono un po' più complicate di così.
Redazione, introduzione e note a cura di Luca Colferai, con una breve cronologia napoleonica.