Mezzo secolo di vita veneziana
Il primo decennio
Un romanzo, un diario, una cronaca. La vita a Venezia nei primi cinquant'anni del Novecento, dal Capodanno 1900 al 31 dicembre del 1950. I personaggi raccontati sono tutti frutto di fantasia, ma la storia in cui vivono è il risultato di una approfondita documentazione, comparando da fonti differenti, di tutti gli avvenimenti accaduti a Venezia nella prima metà del ventesimo secolo; con i loro autentici protagonisti, comparse, ospiti e figuranti. È un lungo affettuoso ed orgoglioso percorso nella Venezia di poco tempo fa, ma che quasi non c’è più. Un’immersione in accadimenti, nei quali, grazie a una gran quantità di immagini e filmati, sentirsi coinvolti. Un viaggio emozionale in un’epoca poco lontana ma così distante, in cui è ancora possibile immaginare di vivere davvero.
Libro I - Il primo decennio: crollo e ricostruzione del Campanile di San Marco. «Vidi la fenditura che si apriva, il lato che fronteggia la Basilica che si stava piegando, l’enorme pinnacolo dondolò…» è il Campanile di San Marco a crollare: un dolore lacerante per i veneziani. Sono intorno ai 150 mila, la popolazione più misera vive stipata in case malsane. Ci sono le industrie a fornire occupazione ma non tutti i padroni sono come quello del Molino: «xe una gran brava persona, el sior Stucky, e anca le done son tratà come se deve». Le giovinette che lavorano in casa se la vedono peggio delle operaie: «sartine e stiratrici sta ore in locali streti dove manca l’aria». Sono proprio le donne, Tabacchine e lavoratrici del Cotonificio, le più combattive nelle prime lotte operaie. Al Lido sorge l’Excelsior e all’inaugurazione la spiaggia si trasforma in una grande sala da ballo.
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