Mezzo secolo di vita veneziana - Anni Venti
Un romanzo, un diario, una cronaca. La vita a Venezia nei primi cinquant'anni del Novecento, dal Capodanno 1900 al 31 dicembre del 1950. I personaggi raccontati sono tutti frutto di fantasia, ma la storia in cui vivono è il risultato di una approfondita documentazione, comparando da fonti differenti, di tutti gli avvenimenti accaduti a Venezia nella prima metà del ventesimo secolo; con gli autentici protagonisti, comparse, ospiti e figuranti, di quegli avvenimenti. È un lungo affettuoso ed orgoglioso percorso nella Venezia di poco tempo fa, ma che quasi non c’è più. Un’immersione in accadimenti, nei quali, grazie a una gran quantità di immagini e filmati, sentirsi coinvolti. Un viaggio emozionale in un’epoca poco lontana ma così distante, in cui è ancora possibile immaginare di vivere davvero.
Libro III - Gli Anni Venti: Modernità e Fascismo. «Mi vedo Venessia fra un pochi de ani: pochi venessiani, ché resterà solo i siori, el popolo sarà tuto in teraferma a lavorar in quel porto e in quee industrie che i sta costruendo, tanti foresti, attratti come mosche su la merda dai publici amministratori, le fondamenta dei palassi marze, un trafico de la malora de motori, un tanfo de benzina e un rumore infernal e, qua e là, un pope che porta a spaso un foresto, magari un austriaco, bestemmiando da la matina a la sera…» sta sorgendo Porto Marghera. «Qualche giorno dopo la Marcia su Roma, campo Santo Stefano si era riempito di fascisti: erano in tanti, ma molti, moltissimi di più, stavano solo a guardare, con sgomento…» inizia la dittatura. Poi viene quell’inverno: «Se podeva nel ventinove, da Muran a le fondamente Nuove, per il giazzo camminar».
VOLUME 3
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